Kyoshiro Tsuuya - Fuori dai Villaggi

La storia del ninja Ghiacciolo nel suo lungo peregrinare

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    Ritornai normale annullando il Sigillo.
    Bene ora tocca a lei... Mi stava per uccidere...
    Muon Satsujin - Tecnica dell'Omicidio Silenzioso
    MuonSatsujin-TecnicadellOmicidioSilenzioso
    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica viene utilizzata in condizioni di visibilità scarsa o assente, come in un luogo buio o nei pressi di fitti banchi di nebbia. La tecnica consiste nell'individuare l'avversario utilizzando sensi alternativi alla vista, come l'udito o l'olfatto, e quindi muoversi silenziosamente attaccandolo, facendo leva sull'effetto sorpresa.
    Il fiuto dello Shinobi è paragonabile ad un neo Genin del Clan Inuzuka, non sarà dunque possibile identificare con precisione dov'è l'avversario ma si riuscirà a capire se è vicino o lontano. Nel caso si segua una traccia di sangue si potrà però individuare sempre grazie al fiuto, con massima precisione l'avversario. L'udito risulta essere maggiormente sviluppato, e permette allo Shinobi di percepire persino il battito cardiaco dell'avversario. La capacità nel focalizzarsi in un rumore è elevata ed una carta-bomba potrebbe distogliere l'attenzione dell'utilizzatore, ma solamente per pochi istanti. Nel caso vi siano presenti numerosi soggetti, come cloni d'entità fisica, l'utilizzatore potrebbe facilmente sbagliare bersaglio visto che sono rumori 'simili'. L' olfatto sottoterra o in acqua è completamente inutile e l'udito potra essere utilizzato solo contro avversari in movimento.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Aumentai le mie abilità percettive. Dovevo tener conto di due avversari in due punti diversi del campo. Oltretutto ero ne bel mezzo di quell'orribile e nauseabondo fumo. Sarebbe stato meglio si fosse tolto le scarpe. Avrebbe puzzato di meno o forse no. Magari era solo per la muon che ne sentivo quell'odore particolare che alla fin fine non era neppure inibitorio. Sentivo chiaramente gli altri odori nell'aria.
    Certo, fuori dal villaggio non troverai dei sensei
    Lo stupido ragazzino provò ad evocare un'altra creatura che investì sensibilme le sue riserve. Lo capii dallo sbuffo e dal rumore del cuore notevolmente diverso da quello del ragazzo. Più lento e forte. Una creatura più grossa. Essa si alzò in volo con il probabile obiettivo di colpirmi dall'alto. Il clone intanto si era spostato e il suo rumore si era notevolmente affievolito. infatti non riuscivo più a sentire il suo cuore ma solo i suoi movimenti. Stava venendo qui da sottoterra? Beh, non volevo essere li per scoprirlo e non volevo scoprire neppure se l'attacco di quell'enorme rapace fosse in grado di distruggere la mia cupola. Punto più sicuro era dietro le spalle dello Hyuuga e fu lì che mi precipitai Prima che il clone avanzasse oltre.
    Velocità Sonica
    VelocitSonica
    Una volta rimossi i pesi alle caviglie, tramite questa tecnica di Taijutsu, lo shinobi potrà spostarsi di dieci metri in meno di un secondo, svanendo letteralmente dalla vista dell'avversario. Consiste nel calciare velocemente e con forza il terreno (o persino l'aria) per spostarsi. Viene usata per schivare attacchi o portarsi alle spalle dell'avversario. è possibile usarla persino durante un salto. La tecnica può essere usata solo una volta ogni tre turni. Se le proprie capacità motorie vengono diminuite temporaneamente o permanentemente in qualsiasi modo, la tecnica sarà inutilizzabile.
    - Necessario levare i pesi
    - I Taijutsu sono utilizzabili solamente quando lo spostamento è già stato effettuato.

    Consumo: 15

    La velocità sonica mi permise di togliermi di mezzo prima che il falco colpisse. Oltretutto non vedendo attraverso la nube e non avendo incontrato ostacoli (io) probabilmente si era schiantato al suolo. Inoltre anche un drago di terra prima e un drago di terra poi partirono nel bel mezzo della nube. Appena in tempo. Il ragazzo era svenuto e rischiava di cadere nel precipizio appena dietro.
    Lo afferrai per il colletto del Kimono, lo portai sotto un albero e lo sdraiai, in attesa che si riprendesse.
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    Il grosso volatile all'ultimo riuscì ad evitare quello che doveva essere il primo dragone di terra ma successivamente fu colpito dal secondo attacco il quale fece perdere le forze a Zack che si fu costretto alla ritirata svanendo in una grande cortina di fumo.
    Confuso mi risvegliai sotto a un albero, non avevo bene capito cosa fosse realmente successo, il sensei sembrava uscito incolume dal mio attacco combinato, l'unica cosa che ricordavo era il sensei sparire in un lampo e trovarsi alle mie spalle, il dopo buio più totale... La testa la sentivo pensate come non mai e mi sentivo mancare le forze, avevo prosciugato quasi tutto il mio chakra, mi sentivo totale privo di forze non avevo mai provato una sensazione del genere, nessuno mi aveva mai ridotto in questo stato e ripensandoci il sensei si era soltanto limitato a difendersi. Merda... Mi dovrò allenare fino allo sfinito, non ci siamo ancora... Il maestro sembra così irraggiungibile.... Strinsi i pungi... Almeno avevo scoperto cosa fosse questo potente farmaco di cui tutti parlavano, esattamente era un droga, il sensei quando lo aveva assunta era completamente cambiato sia esteticamente che caratterialmente, aveva gli occhi neri e pieni di rabbia.... L'imperatore stava giocando con il fuoco, dovevo sapere, dovevo riportare la verità a galla....
    Sensei l'ho delusa vero?... Non sono riuscito a colpirla... Dissi con voce fiacca e lieve
    Quindi è sicuro che partirà? Come farò a sapere se è vivo oppure no? Di chi mi posso fidare in questa città?......
    Anche la mia unica certezza stava sparendo, non rimanevo che nuovamente solo, senza una figura su cui appoggiarmi.....
    Maestro data la sua grande esperienza le vorrei porre alcune domane.... Mi potrebbe spiegare bene il funzionamento dello sharigan ? Ho affrontato un avversario in battaglia ma non ho molto capito le sue capacità..... Volevo conoscere il più possibile su quel doujutsu, volevo capire la grossa differenza tra i miei e i suoi di occhi. Sempre seduto aspettavo la risposta del mio sensei il quale a differenza mia sembrava abbastanza riposato, fresco come una rosa lo avrei definito. Un'ultima domanda mi sorse spontanea...
    Sensei quali sono i suoi ideali e qual'è il suo credo di ninja? Nel senso se odia così tanto l'imperatore perchè vuole partecipare a questa inutile guerra? Ci saranno inutili vittime... Non parta. Perchè dovrebbe sporcarsi le mani per colpa di qualcun'altro...?

    [SPOILER]
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    Edited by fabio-94 - 5/2/2016, 17:57
     
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    Consigliai ai due animali di congedarsi e tornare al loro mondo, la loro casa. Yukimura era in buone mani, anche se ci stavamo scontrando, non avevo nessun intenzione negativa, anzi, al contrario, quella era una lezione omaggio che stavo insegnando al piccolo Hyuuga. Attesi con pazienza che si riprendesse e aprisse gli occhi. Sfruttai la cosa per riposarmi. Mi poggiai ad un albero li di fianco e chiusi gli occhi restando sempre vigile sulla zona circostante. Ad un tratto sentii il ragazzo muoversi, stava riprendendo coscenza probabilmente.
    Sensei l'ho delusa vero?... Non sono riuscito a colpirla...
    Deluso? No.. sei un Chunnin alle prime armi. E' normale che in un eventuale combattimento io abbia il sopravvento. Ed è proprio questo il punto. L'addestramento è niente confrontato con l'esperienza. Non devi eclissarti sul mero allenamento. Quello è necessario ma ancor di più conoscere le abilità dei ninja in giro per il mondo. Ti faccio un esempio. Ci sono shinobi che possono farti cadere in delle illusioni semplicemente suonando uno strumento. Bene, se nel corso delle mie esperienze non avessi mai avuto a che fare con tecniche simili, non avrei mai sviluppato Janguru.. Ecco perchè è importante fare missioni e affrontare nuovi ninja.
    Quindi è sicuro che partirà? Come farò a sapere se è vivo oppure no? Di chi mi posso fidare in questa città?......
    Di nessuno ti direi... ma forse è troppo drastico..
    Devi essere tu a comprendere di chi fidarti e da chi riguardarti. Anche chi ti è molto vicino potrebbe rivelarsi un giorno un pericolo.
    Il ragazzo si era nuovamente rattristato. Probabilmente non aveva molti amici e poche persone su cui contare. Anche se facevo finta di nulla, avevo capito che seguiva me come una sorta di esempio ma non potevo immischiarlo nei miei
    Maestro data la sua grande esperienza le vorrei porre alcune domane... Mi potrebbe spiegare bene il funzionamento dello sharigan ? Ho affrontato un avversario in battaglia ma non ho molto capito le sue capacità...
    Sharingan??
    Alzai le sopracciglia. Non mi sarei mai aspettato di sentire da un ninja così giovane la parola Sharingan.
    Potrebbe essere qualche neo chunnin o genin del clan Uchiha con cui ha avuto a che fare.
    Quelli sono occhi maledetti. Lasciali perdere. Si dice che il potere dello sharingan segni la vita dei ninja che lo utilizzano. Lasciano aridi i cuori. Grande potere ma ad un costo esorbitante.
    Romanzai un pò sull'argomento per poi soffermarmi su ciò che realmente conoscevo di quell'abilità.
    Beh, ho conosciuto diversi shinobi con lo sharingan. Posso dirti poco però delle loro abilità anche perchè non so precisamente cosa influenzi precisamente. Una cosa che posso dirti che tutti quei ninja sono fottutamente abili con le illusioni e riescono a quasi a prevedere il futuro. Sono scaltri e molto abili con i ninjutsu. C'è gente che brama di impossessarsi a tutti i costi di quegli occhi cremisi e non si ferma d'avanti a nulla.
    Lo stesso Travis era stato rapito da una strana follia. Ossessione oscura di ottenere Gli occhi degli Uchiha. Voleva costringere Murasame ad unirsi alla Fenice per poi convincerlo a donargli un occhio. Si era spinto fino all'estremo cercando l'Uchiha in territorio nemico, nel paese del fuoco dove venne sconfitto e catturato da Konoha.
    Poi come a solito, Yukimura passò ad altro, dando sfogio del suo classico livello di attenzione.
    Sensei quali sono i suoi ideali e qual'è il suo credo di ninja? Nel senso se odia così tanto l'imperatore perchè vuole partecipare a questa inutile guerra? Ci saranno inutili vittime... Non parta. Perchè dovrebbe sporcarsi le mani per colpa di qualcun'altro...?
    Ti sbagli. Io non odio l'imperatore. E' uno spietato calcolatore. Ha sacrificato migliaia di shinobi solo per dare una lezione a Suna. Ma non lo odio. E' la sua natura. Andrebbe fermato ma io stesso non sono abbastanza forte da affrontare un intero esercito. Diciamo che l'ago della bilancia volge verso il male e questo non mi piace. Quando una forza prevale sull'altra si rischia l'annichilimento. Non mi sporcherò le mani. sta tranquillo.
    Alcune morti saranno inevitabili.. ma farò in modo di limitarle al meno possibile.. necessario.

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    Mi resi conto di aver fatto troppe domande in pochissimo tempo al sensei... Come mio solito mi ero fatto riconoscere... Tossi leggermente, iniziavo a sentire sempre più dolore a causa delle ferite causatomi dal mio sensei, molto probabilmente anche il poco chakra che avevo mi ampliava esponenzialmente i dolori che provavo; il sangue dalla mia mano ormai aveva smesso di grondare, da bravo stupido mi ero fatto una bella ferita rischiando anche di compromettermi da solo i nervi della mano ma fortunatamente questo non avvenne. Iniziò a tirare un forte vento il quale iniziava a spostare tutto ciò che riusciva incontrare sul suo cammino, le chiome degli alberi iniziarono a muoversi in modo abbastanza irregolare e le piccole piante e le foglie iniziavano a seguire questa assurda danza.
    Sensei comunque mi ha distrutto, mi sento tutto dolorante ahaha Presi fiato, e rifeci una delle stesse domande di prima al mio sensei, questa volta sarei andato più nello specifico e avrei voluto sapere molto più di prima, probabilmente sapeva più di quanto mi avesse detto ma restava soltanto a me chiedere per sapere.
    Sensei mi scusi se le rifaccio la stessa domanda di prima ma vorrei sapere molto più sullo sharingan, nell'ultimo mio scontro avevo l'incontro quasi in pugno fino a quando poi non sono caduto in una maledetta illusione, cosa sa dirmi al riguardo? Quali sono le illusioni più potenti e che tipo di altre illusioni ci sono? Presi fiato, una frase mi aveva colpito.... Potevano davvero prevedere il futuro? Posso davvero prevedere il futuro? Nulla è paragonabile al mio Byakugan..... Bramavo potere e conoscenza, disteso come un moribondo sotto l'albero aspettavo risposte. Presi un Kunai e lo lanciai al sensei. Prendi! Portalo in guerra con te magari ti porterà fortuna ! Lo rivoglio per quando torni....

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    Sensei comunque mi ha distrutto, mi sento tutto dolorante ahaha
    E pensa che mi sono trattenuto..
    Mi limitai a pensare. Non mi piaceva fare il gradasso e poi c'era poco da vantarsi. In effetti era un chunnin alle prime armi e anche parecchio spossato a livello di chakra dopo aver evocato tre o quattro creature. Era partito in un attacco disperato e frontale senza pensare minimamente alle conseguenze. D'esperienza, sapevo che chi partiva così avventato, si ritrovava con una lama nello stomaco quasi di sicuro. Che poi si trattava di un kunai o una katana, quello dipendeva dalla fortuna o dalla benevolenza degli Dei. Per chi crede in queste cose.
    Sensei mi scusi se le rifaccio la stessa domanda di prima ma vorrei sapere molto più sullo sharingan, nell'ultimo mio scontro avevo l'incontro quasi in pugno fino a quando poi non sono caduto in una maledetta illusione, cosa sa dirmi al riguardo? Quali sono le illusioni più potenti e che tipo di altre illusioni ci sono?
    Yukimura descrisse un film già visto. Un combattimento con un Uchiha che veniva deciso da un illusione. Beh, lo sharingan faceva di sicuro binomio con illusione ma di sicuro non doveva essere l'unico potere di quell'occhio.
    Ti ripeto
    Cercai di essere quanto più chiaro possibile.
    Non ho affrontato Sharingan a sufficienza da avere una conoscenza assoluta delle sue capacità. Anzi, quasi sicuramente ho potuto apprezzare solo una minima parte del loro potenziale. Le illusioni sono infinite come infinite sono le rappresentazioni che vengono a crearsi sotto il loro influsso. Comunque ci sono diverse tipologie di illusioni: Ci sono quelle strategiche, come quella degli shuriken o dei petali oppure illusioni che ti portano in un altra dimensione. Alterando tutto ciò che ti circonda estraniandoti dalla realtà e facendoti diventare un perfetto bersaglio. O ancor peggio, costringendoti a catene inesistenti che ti bloccano i movimenti lasciandoti conscio di ciò che succede attorno a te.
    Osservavoi movimenti delle fronde e il loro lento sussultare come il movimento di una mamma che stringe forte al seno il bambino per farlo addormentre. Chiusi nuovamente gli occhi e presi un grosso respiro. Appoggiando la testa al tronco assaporai la brezza che soffiava da est.
    Come ci sono diverse varianti di illusioni, ci sono diversi modi di lanciarli. Dai più semplici in cui per far cadere vittima l'avversario è necessario mostrargli l'esecuzione dei sigilli, a quelli in cui si utilizzano strumenti musicali. Questi ultimi sono praticamente i più pericolosi a mio parere. Gli uchicha sono sicuramente abili ed esperti nelle illusioni ma non sono gli unici. Credimi. Il modo migliore di affrontare le illusioni è con l'esperienza. Dissolverli alle volte, è solo questione di fortuna. Il kai non è sempre sufficiente e su quei jutsu capaci di paralizzarti, beh, non riesci neppure a provarci.. Non c'è bisogno di aggiungere altro..
    Yukimura ascoltava silenzioso dal punto in cui riversava con il corpo stremato dallo sforzo.
    Posso davvero prevedere il futuro? Nulla è paragonabile al mio Byakugan.....
    Già.. Leggere il futuro.. Sono molti che raccontano di questa loro abilità ma effettivamente, Non ho mai visto un uchiha vincere alla lotteria. Non hanno il potere di vedere il futuro. Semplicemente hanno una capacità visiva e di reazione che trascendono perfino quella di un comune ninja. Credo si tratti sempicemente di prontezza di riflessi. Cosa che credimi, non è affatto unica.
    Il continuo sfruttare al massimo il mio corpo, aumentando le mie capacità a comando, mi aveva portato a sfruttare fino all'estremo i riflessi del mio corpo facendo aumentare anch'essi di riflesso. Mi alzai scuotendo un pò i pantaloni dalla polvere che avevano preso. Ero stato fin troppo lì. Era il momento di andare a casa ma ad un tratto un kunai mi impedì il passo.
    Prendi! Portalo in guerra con te magari ti porterà fortuna ! Lo rivoglio per quando torni....
    Annuii sotto la maschera di bende. Quel ragazzo era davvero strano. Ma mi piaceva il suo essere ostinatamente proteso verso il bene.

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    Il sensei mi diede una miriade di informazioni su quella speciale arte oculare e su come evitare di cadere in trappola sotto un genjutsu, scoprii anche che quelli più letali erano quelli sonori che a detta sua venivano effettuati tramite un flauto o altri strumenti musicali, mi annotai in mente tutte queste informazioni, mi sarebbero tornate utili per il futuro... L'abilità che mi aveva colpito più di tutte era quella di poter prevedere il futuro, ero curioso di sapere fino a che livello erano in grado di prevedere il futuro e fino a che punto, per come mi aveva spiegato il sensei si trattava di riflessi migliori che con grande allenamento avrei potuto sviluppare anche io, almeno era quello che speravo. Cercai con forza di alzarmi ma i muscoli mi facevano male a causa dei numerosi sforzi che avevo fatto ma anche a causa del poco chakra che mi era rimasto..... Avrei voluto portare il sensei in un posto. Ubriacone aiutami ad alzarmi che ti vorrei mostrare una cosa Aspettai che il sensei si avvicinasse per alzarmi, avevo intenzione di mostrargli la tomba dei miei genitori, gli volevo far capire come potesse esser brutto uccidere qualcuno e rimanere soli.... Avrei voluto fargli capire che chiunque avesse deciso di uccidere in guerra non avrebbe fatto altro che portare tristezza a qualcun'altro.... Questa guerra era ingiusta e lo sarebbero state ancora più le vittime.... Sensei mi potrebbe dire qualcosa in più su quella droga che ha usato prima? qual'è il suo vero nome? Volevo smetterla di essere un semplice ragazzino, avrei voluto sapere molto più, avrei voluto fare qualcosa non solo per me ma anche per tutte le persone che stavano soffrendo come me e poi questo imperatore non mi piaceva minimamente..... Amavo Konoha ma non potevo continuare a stare con le mani in mano davanti a tutta questa sofferenza, più volte ultimamente mi passava per la testa l'idea di abbandonare il villaggio e rinnegare i suoi valori, forse sarebbe stata la scelta migliore da fare dal momento che gli ideali in cui credevo io non erano nemmeno più gli stessi ideali che venivano rispecchiati dal paese del fuoco. Sensei un giorno la sconfiggerò, si prepari per quel giorno... Un giorno le mostrerò tutta la potenza del mio clan, nessuno sarà in grado di fermarmi..... Io ho un sogno da realizzare e lei mi aiuterà a diventare sempre più forte e a migliorarmi..... Non mi sottovaluti.... Guardai il cielo e sorrisi, promettendomi che questa lunga giornata non sarebbe rimasta come un semplice ricordo nel tempo ma come un campanello d'allarme che mi ricordasse quanta fosse dura la strada da percorrere.

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    Edited by fabio-94 - 20/2/2016, 18:15
     
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    Yukimura cercava di muoversi da quella posizione ma tutto il corpo gli era dolorante. Potevo ben credere. Quell'incoscente aveva rischiato di morire spingendosi così oltre da restare senza chakra. Dal canto mio, gli avrei detto di stare fermo li. La mia intenzione era quelle di tornare al villaggio e di mandare un ninja medico a recuperarlo.
    Ubriacone aiutami ad alzarmi che ti vorrei mostrare una cosa
    La mia prima reazione sarebbe stata quella di mandarlo a quel paese per la sua irrispettosità ma il ninja aveva detto di volermi mostrare qualcosa. Rimasi silenzioso e con un polpo di reni mi misi in piedi per poi avvicinarmi al ragazzo ed aiutarlo a rialzarsi prendendolo da un braccio. Mi chiedevo cosa volesse mostrarmi escludendo uno scherzo data la serietà nel volto del ragazzo.
    Mostrami questa cosa allora..
    Il ragazzo procedette facendo stada e io lo seguivo. Dato che non riusciva a restare in silenzio a differenza mia, riprese a parlare e a fare domande.
    Sensei mi potrebbe dire qualcosa in più su quella droga che ha usato prima? qual'è il suo vero nome?
    Fui sopreso da come il ragazzino avesse abilmente associato il farmaco che mi ero iniettato, direttamente alla comparsa di quel chakra cremisi. Dal tronde nel mondo ninja c'era molta gente che faceva uso di farmaci dopanti. Poteva benissimo essere no di quelli. Ma non mi era un problema ammetterlo e non mi era un problema condividere con Yukimura la verità.
    Magari in futuro affronterà un ninja con il Sigillo dell'imperatore.. queste informazioni potrebbero salvargli la vita..
    Il farmaco.. Se non ricordo male si chiama B-Qualcosa.. B4-71 se non erro. Ma in effetti più che un farmaco è un vera e propria droga. Con tutti i difetti.. Non bisogna esagerarne nell'utilizzo e io stesso ne uso il minimo indispensabile anche perchè funge soltanto da stimolante. Il vero potere e qui..
    Mostai l'avambraccio destro al ninja. Scostai le bende mostrando quello che ora semnbrava un semplice ornamento, un semplice tatuaggio. Una fiamma che danzava immutabile sulla pelle.
    E' questa la vera fonte di quel potere. Questo tatuaggio racchiude dentro di se parte dell'incredibile potere del demone a nove code. Il Kyuubi. Complicato e assurdo da credere il modo in cui sono riusciti ad ottenere questo potere ma di fatti, ricercatori di tutta konoha hanno lavorato per sfruttarlo in impieghi militari. Ovviamente il loro interesse era quello di creare un esercito di super ninja. Credono di avere un esercito imbattibile, inarrestabile. Ma la triste realtà è che questo potere è un surrogato. Senza il farmaco non si riesce a sprigionare il chakra e sotto il suo effetto, non si è lucidi. Molti uomini assumono il farmaco senza averne bisogno, senza dover usufruire del sigillo. Non sono superiori, sono marci..

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    Il sensei senza fare storie acconsentì alla mia inusuale richiesta, si avvicinò e mia aiutò a sollevarmi, forza non me n'erano rimaste , ero distrutto, non tanto per le ferite che avevo riportato poichè mi erano capitate ferite decisamente peggiori ma più per la grande quantità di chaka che avevo utilizzato in questo breve ma intenso scontro... Questa era laprima volta che facevo ricorso a tecniche da un'uso così dispendioso di chakra, ben oltre la mia immaginazione. Piano piano uscimmo dal campo di addestramento,il sole era alto nel cielo e ogni tanto si vedevano i raggi del sole passare attraverso le foglie e illuminare piccole parti del bosco, il campo di addestramento si trovava luingo l'estremità di uno dei tanti boschi di Konoha. Grandi alberi si ergevano avanti a noi, i soliti grandi alberi di Konoha i quali risultavano allegri e spensierati in mezzo a tutto questo verde.
    Al centro degli alberi c'erano alcuni buchi, dove si vedevano scoiattoli entrare ed uscire con molte ghiande, forse per la merenda o forse per la cena.
    Le foglie degli alberi erano verdi, un bellissimo verde, erano simili al mare quando è pulito e limpido.
    Gli uccellini volavano per il bosco; sembravano giocare e, intanto, quelli che stavano sugli alberi cantavano: sembravano fare un concerto.
    Intanto il sentiero incominciava ad essere irto di ostacoli: diventava più stretto e le pietre incominciavano ad aumentare. In lontananza si vedevano i rovi, illuminati da spicchi di sole. Avvicinandosi si incominciava a sentire un fruscio che passava vicino a noi; il tipico suono di un fiume.
    Tranquillo sensei non ci vorrà molto Molto lentamente, a causa della mia stanchezza, inziiai a prendere sentieri sempre più nascosti e sempre meno improbabili, stavo portando il sensei nel luogo di sepoltura dei miei genitori, almeno non quello ufficiale per lo stato ma quello più significativo per me. Dopo una buona oretta arrivammo a destinazione... Il luogo era molto particolare poichè al centro di questa radura c'era una grande quercia e la stessa radura era circondata dal bosco stesso, un luogo tanto strano quanto affascinante, difronte la quercia si potevano notare benissimo due lapidi... I nomi riportati sopra di quelle lapidi erano Himoto Hyuuga e Kaguya Hyuuga. Eccoci arrivati.Lasciai la spalla del mio sensei e mi sedei a terra, davanti a quelle lapidi.

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    Il piccolo Hyuuga volle mostrarmi una cosa.
    Tranquillo sensei non ci vorrà molto
    Disse dopo un oretta di strada. Se non fosse stato per la sua situazione, ci avrei messo davvero pochissimo tempo ma la mia guida arrancava, si trascinava e zoppicava. Senza di lui, non avrei saputo come raggiungere quel luogo segreto e misterioso. Mi portò in un luogo non meglio precisato attraverso i boschi di konoha. Non conoscevo molto di quel paese, ci vivevo da meno di un paio di mesi eppure sapevo dove fosse il cimitero e che ci fossero le tombe di tutti gli shinobi del villaggio eppure, attraverso cespugli, solchi e rovi, c'erano due lapidi, ingiallite e ricoperte dal muschio. Tutto sommato erano tenute pulite e ordinate. Non c'erano rovi o quant'altro che la ricoprivano solo un leggero strato di muschio che ne legava ancor di più l'appartenenza a quel bosco, alla natura circostante. Mi inginocchiai raggiungendo le inscrizioni che da quella distanza diventavano leggibili. Riconobbi subito dai due nomi inscritti sulle lapidi che si doveva trattare del padre e della madre del ragazzo. Mi sentii male. Non ero il tipo da discorsi filosofici. Temevo di sembrare troppo cinico come al solito. Mi feci coraggio, bisognava affrontare l'argomento anche se non lo sopportavo.
    Himoto Hyuuga e Kaguya Hyuuga... Sono i tuoi genitori?
    Lo sapevo. Ero a conoscenza del fatto che Yukimura fosse un orfano e che vivesse da tempo con lo zio. Avevo accesso ai documenti relativi agli alievi e da sensei, dovevo valutarne anche l'aspetto psicologico ma per rispetto e riservatezza, non volli rivelare questa conoscenza al giovane. Io stesso avevo abbandonato l'idea dei miei genitori come se fossero morti e non ne sentivo la mancanza. Ma la mia reazione era strettamente legata al rapporto che avevo con loro, sempre severi nei miei riguardi e i miei sogni. Magari per Yukimura era totalmente diverso. Forse i suoi genitori lo sostenevano in tutto e per tutto.
    Mi dispiace.. Ti va di parlarmi un pò di loro.. di come.. si, insomma, è successo?

    Kyoshiro Tsuuya
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    Edited by john900 - 3/10/2016, 18:30
     
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    Come vuoi che sia successo? Iniziai lentamente a prendere a pugni il terreno, sentivo nuovamente la rabbia pervadermi, ero pieno di collera per quell'accaduto, mi ero promesso che sarei migliorato che avrei fatto tutto cio che fosse stato nel mio potenziale per migliormi e diventare un ninja di alto livello.... Non ero riuscito in nulla di cui mi fossi prefissato, stavo accumulando soltanto fallimenti su fallimenti e la mia carriera da chunin sarebbe stata lunga e sofferente, avrei dovuto impegnarmi molto più se avessi voluto portare dei risultati a casa. Le nocche iniziarono a sanguinare, ad un certo punto dovetti smettere, il dolore era diventato insopportabile, molto probabilemnte mi ero lussato l'osso del polso, non m'importava, il dolore mi avrebbe fortificato e forse aiutato a migliorarmi.
    Ha detto che vuole sapere come è successo? Bene allora si sieda che le racconterò l'accaduto.... Mi toccai leggermente il polso per controllare che fosse tutto ok e poi iniziai a raccontare la lunga storia al sensei.
    Una cosa che ben ricordo di quel giorno era la pioggia... L'aria era intrinseca di quell'odore che si viene a creare quando piove da ore, pioveva in modo dirompente, era fittissima.... Quella sera stavo facendo capricci e tardavo ad andare a letto, un pò perchè avevo passato l'intera giornata chiuso in casa a cuasa della pioggia e un pò perchè mi volevo godere dei momenti con i miei genitori...Sai meglio di me come funziona il mondo ninja, quando arrivi a ricoprire determinati ruoli non hai nemmeno più tempo per te stesso, figurati per la famiglia, i miei genitori hanno sempre cercato di essere molto presenti per me anche quando erano presi dagli impegni del villaggio... Iniziai a singhiozzare, il ricordare gli eventi mi portava sconforto e tristezza...
    Ed ora che sono solo rimpiango ancora più quei momenti.. Molte volte mi chiedo cosa mi sia rimasto e dove e come riuscirò a ritrovare la forza per combattere... Sembra che le sofferenze nel mondo ninja non abbiano mai una fine... Era inutile, non riuscivo a trattenere le lacrime, stavo facendo la figura dell'idiota davanti al mio maestro, la tristezza che mi aveva assalito era indescrivibile, dovevo prendere un pò di fiato prima di poter ricontinuare, non riuscivo a spicciare parola per tutte le lacrime che stavo versando.. Ed or ch m vede. Cercai di trattenere le lacrime e il singhiozzare.
    Ed ora che mi vede piangere e in tutta la mia fragilità non vorrei perdere anche lei.. Le prometto che la renderò fiera di me ma non mi abbandoni, non voglio ritornare ad essere nuovamente solo... Mi lasciai completametne andare, appoggiandomi del tutto a terra, dovevo calmarmi un attimo se avessi voluto continuare la mia storia. Mi dia un attimo e continuo a raccontarle della mia storia.. Mi asciugai le lacrime con il kimono.

    [SPOILER]
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    Edited by fabio-94 - 3/10/2016, 19:56
     
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    Yukimura...
    Ci poteva essere una frase adatta? Qualcosa che risolvesse per il meglio il tutto? No, probabilmente non c'era una frase che non sarebbe sembrata scontata e banale. Il ragazzosi stava confidando con me. Mi stava raccontando i suoi pensieri più profondi, i suoi ricordi dell'ultima sera in cui vide i suoi genitori. Ricordavo anche io l'ultima sera in cui avevo visto i miei genitori anche se erano passati quasi vent'anni ormai. Una notte fredda di inizio inverno. Le mie cose raccolte in una saccoccia. Non molto grande, non avevo granchè con me. Il buio delle strade e il freddo del bosco. La prima notte rischiai di morire assiderato se non fosse stato per una piccola mangiatoia dove veniva riposto il fieno per gli animali. Il sentimento che mi legava a quei ricordi era un odio smisurato. Una grande rabbia e paura. La perdita del mio fratello, la fine della mia famiglia per quello che mi importava. Non riusciv ad immedesimarmi nel giovane ninja. Per me fu una liberazione, l'inizio di tutto, per Yukimura invece, fu una prigione, la fine di ogni cosa.
    Il giovane aveva preso a pugni il terreno roccioso fino a sanguinare e si fermò solo quando riprese a raccontare la vicenda. Mi disse che quella notte pioveva, che stava facendo i capricci, che non voleva andare a dormire. Voleva rimanere ancora un pò con i suoi genitori. La storia sembrava una copia speculare della mia. Io li evitavo il più possibile, fingevo di non aver fame per non stare a tavola con loro. Il fatto che avessi vissuto una situazione diametralmente opposta mi portava a capirlo in un certo senso ma al contempo a non sapere di cosa stesse parlando. Yukimura iniziò a piangere affermando che non voleva perdere anche me.
    Le prometto che la renderò fiera di me ma non mi abbandoni, non voglio ritornare ad essere nuovamente solo...
    Non ero il tipo che elargiva complimenti ma sapevo quando un ragazzo valeva qualcosa. Se avevo deciso di protrarre gli allenamenti con lui, era solo perchè lo meritava. Ero sicuro che a breve mi avrebbe raggiunto se non addirittura superato.
    Yukimura, Io sarò sempre a tua disposizione. Ti farò recapitare un messaggio e ti farò sapere che sto bene. Ti basterà inviare un uccello messaggero e farò in modo di raggiungerti il prima possibile. Continua ad allenarti e per dimostrarti che sono convinto che tu abbia grandi capacità, ti sfido, quando avrai raggiunto il grado di Special Jounin vieni da me e ci sfideremo. Sappi che non mi tratterrò minimamente!
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    L'espressione in volto del sensei era cambiata, sembrava esser preso dalla mia storia e allo stesso tempo alquanto toccato, probabilmente gli avevo portato alla mente qualche ricordo o molto semplicemente aveva vissuto un passato simile al mio, questo era quello che potevo intravedere dalle sue espressioni.
    Le sue parole mi colpirono, il sensei credeva davvero nel mio potenziale e credeva davvero che un giorno sarei diventato sp.jounin... Molto probabilmente quel giorno era ancora lontano e molto probabilmente mi sarei dovuto allenare molto più per riuscire a fronteggiare il mio sensei, ora come ora era anni luce da me, fin troppo veloce e abile per poter solo pensare minimamente di affrontarlo, mi ero promesso che avrei dato tutto me stesso per riuscire a raggiungere quel traguardo.
    Sensei.. Con il mio sguardo gelido lo guardai fisso negli occhi.
    Le prometto che quel giorno non tarderà ad arrivare e le prometto che diventerò più forte di quanto lei possa immaginare. Ero contento, il mio sensei credeva in me e in quello che facevo, forse non era tutto perduto. Lei mi prometta di tornare vivo da questa dannata guerra. Presi fiato e continuai a raccontargli della mia storia. Bene, torniamo a noi le stavo raccontando di quella sera...Dopo un pò di capricci finalmente i miei riuscirono a mettermi a letto ma nemmeno il tempo di addormentarmi che un forte boato mi fece sussultare.... Ricordo che ero molto spaventato, non tanto per il forte rumore che avevo sentito ma per le urla di mia madre... Erano urla di disperazione, solo ora me ne rendo conto. Prima ero troppo piccolo per tentare solo di capire quella parola, crescendo capii... Presi fiato, la lingua mi si stava impastando per il troppo parlare. Erano le urla di una mamma che rischiava di perdere tutto quello che aveva di più caro, suo figlio... Uscii dalla stanza e la scena era raccapricciante... Sangue ovunque, cadaveri sul corridoio e quell'odore ferroso aveva reso l'aria davvero pesante; fu in quel momento che lo vidi.. Era avanti a me, il ninja di kiri si stava fronteggiando contro mia madre, io fui semplicemente l'esca per il suo malefico piano, velocemente stava per portare un affondo di spada contro di me ma mia madre si frappose tra me e quella lama... Diede la sua vita al posto della mia.. Capisci? Se è morta la colpa non può che essere mia... Ed io non sono stato capace di fare nulla, impietrito rimasi a guardare la scena.... Successivamente svenni per poi risvegliarmi in quella strage, ero circondato da cadaveri, tra cui quelli dei miei genitori e tutto questo per colpa di questi maledetti occhi, i ninja erano alla ricerca di un puro Byakugan. Non ho mai capito il senso di quelle parole... Dovrò allenarmi e capire qualcosa in più su questo puro Byakugan. Leggermente più calmo di prima continuavo a guardare il mio sensei, per ora sapeva parte della mia storia, in seguito gli avrei raccontato il resto. Che dice mi accompagna prima all'ospedale e poi a casa?! Cercai di sforzarmi per sorridere, non volevo che continuasse a vedermi in quello stadio.
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    Yukimura continuò la sua storia. Sebbene la conoscessi, avevo letto i fascicoli a riguardo, non dovetti sforzarmi a mostrare empatia per il ragazzo. Doveva essere stato orribile il trauma da subire a quell'età. Mi descrisse i momenti prima che la madre venne uccisa e mi fece uno strano effetto sentire che le sue parole si soffermavano più sulla stanza imbrattata di sangue che sulla madre o il padre. Mi limitai ad ascoltare. Probabilmente era un blocco psicologico, troppo doloroso il ricordo di quelle scene. Erano Hyuuga, facile capire quale fosse l'obbiettivo degli assassini a maggior ragione, se erano Kiriani. La Kirigakure e il Byakugan erano un matrimonio tanto perfetto quanto illegale. Un kiriano non poteva ottenere lecitamente un Byakugan e uno Hyuuga non poteva apprendere allo stesso modo il velo di nebbia. L'unione tra le due sarebbe stata possibile solo da parte di un muukenin sia Kiriano che Konohiano. La probabilità che gli uomini erano muukenin era alta ma non avrei escluso che si trattasse di ANBU mandati in gran segreto per ottenere alcuni occhi preziosi. In passato, anbu di Kiri erano entrati in possesso dell'arte proibita che vede tutto. Si diceva a kiri che alcuni ANBU venivano in possesso segretamente, con l'autorizzazione dei capi di stato. In entrambi i casi, la colpa era attribuibile alla Nebbia, la prima perchè lasciava che suoi pericolosi traditori andassero in giro indisturbati, la seconda, beh, perchè sarebbero stati proprio loro i mandanti del crimine. Yukimura invece continuava ad addossarsi la colpa, diceva che venne preso di mira da uno dei sicari che lo usò come esca, attaccandolo con un affondo di katana. Sua madre si frappose tra i due fermando l'assalitore e donando la sua vita per proteggare il suo piccolo.
    Yukimura mi spiegò che i ninja non erano alla ricerca di un semplice byakugan ma di uno che loro identificavano come "puro". Cosa volesse significare, neppure il ragazzo sapeva dirlo.
    Yukimura.. non devi addossarti le colpe di ciò che è successo. Eri un bambino. Non avresti potuto fare nulla. devi essere orgoglioso che i tuoi genitori ti volessero così bene da dare la loro vita per la tua salvezza. Ciò che devi fare ora, è onorarli in tutti i modi possibili, diventare un grande ninja e un grande Hyuuga. Lascia perdere la vendetta. Non ti farà sentire meglio oltre al fatto che ora come ora, ti metteresti solo in pericolo. Saresti una lepre che si avventura nella tana del lupo..
    Che dice mi accompagna prima all'ospedale e poi a casa?!
    Yukimura stava reagendo al dolore e cercava di sorridere. Sapevo che i ricordi pulsavano e le lacrime sugli occhi erano in procinto di sgorgare nuovamente così cercai di cambiare discorso.
    Certo che ti accompagno in ospedale.. Dovrei finire di pestarti per insegnarti le buone maniere ma per questa volta farò un eccezione.
    Aiutai il ragazzo ad alzarsi e portai il suo braccio sopra la mia spalla e diedi appoggio per camminare. Ci stavamo dirigendo verso Konoha e il suo ospedale.
    <b>Ah, che sia chiaro, io non rimarrò fermo ad attendere la tua sfida, mi allenerò sodo anche io per superare i miei attuali limiti. Non sarà una passeggiata.
    Kyoshiro Tsuuya
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    Edited by john900 - 23/2/2017, 19:33
     
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    Infondendo il proprio Chakra Fuuton per tre secondi in una katana, wakizashi o qualunque altra Arma ne rispecchi le caratteristiche, si potrà sfoderare un fendente formato di quest'ultimo che andrà in direzione lineare per un massimo di sette metri con una lunghezza di quattro, per poi dissolversi. Il colpo può provocare un danno da taglio medio, se non danneggia punti vitali.
    Tale tecnica non necessita di Sigilli.
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    Parlato - Pensato - Parlato Isashi



    Questa storia di cui sto per narrarvi è successa qualche settimana prima del mio ritorno a Kiri. Era stato un periodo piuttosto travagliato per me, prima la sanguinosa battaglia a Suna, il reintegro come regolare, poi il terribile esperimento con il quale l'impero mi aveva impiantato il chakra della volpe, poi ancora la battaglia a Yuge e infine l'amara scoperta che non avrei potuto più usufruire del sigillo dell'imperatore poiché le scorte di farmaco erano andate perse e le teste d'uovo dell'impero faticavano a replicare la formula. Non c'era bisogno quindi di spiegare che in quel periodo ero parecchio nervoso e il fatto che la legione a cui appartenevo, quella del manto del demone fosse stata sciolta mi rendeva ancor più timoroso. Ishida non poteva più proteggermi. Aveva mantenuto il suo ruolo di Generale ma non aveva più voce in capitolo su di me. Brutta situazione perdere l'unico che ti ha in simpatia in un paese in cui sei stato reintegrato regolare ma che tutti ti trattano come se fossi comunque un muukenin. Venivo denigrato e trattato con sospetto da tutti e la cosa mi portava a restare isolato. Non potevo neppure fuggire perché il focus degli Anbu di Konoha su di me era sempre alto visto i miei trascorsi. Insomma, non potevo né andare e né restare, e l'unica cosa che mi portava sollievo era poter usare liberamente i campi d'addestramento di Konoha. Quei luoghi erano del tutto diversi rispetto a Kiri. Grandi spazi aperti, alberi giganteschi da usare liberamente come bersaglio e soprattutto, libertà dall'opprimente nebbia Kririana che per carità, era stata ottima per affinare le mie tecniche di percezione ma era scomoda per qualsiasi altra forma di allenamento che non prevedesse l'esclusione degli occhi. E così era: passavo gran parte del mio tempo libero in uno dei campi di addestramento allenandomi nelle varie discipline alternandomi tra le arti magiche e di corpo a corpo. Quella mattina non ero stato contattato per eventuali missioni e così decisi di recarmi al solito campo di addestramento. Il numero ventitré per l'esattezza. Nessun motivo in particolare. Semplicemente si trattava di un campo parecchio isolato e poco se non per nulla frequentato. L'unico che ne era a conoscenza era Ishida. Un patteggiamento necessario. Quando ero suo sottoposto pretendeva sapere in qualsiasi momento dove fossi, che soprattutto fossi reperibile. E così mi lasciava stare li da solo in santa pace. Quel giorno avevo pensato di focalizzare i miei allenamenti sull'apprendimento di una nuova tecnica. Passeggiavo pacatamente sulla piccola strada sterrata che collegava il villaggio di Konoha. Un recinto alto tre metri correva sui due lati della via, separava la strada dalla boscaglia e delimitava i vari campi. D'avanti a me c'erano alberi a perdita d'occhio e le loro chiome verdeggianti, dividevano l'azzurro cielo incorniciato di nuvole. Una leggera brezza mi sospingeva nella direzione in cui camminavo come se volesse chiedermi di alzare il passo. Dato che negli ultimi tempi avevo ampliato di gran lunga il repertorio dei taijutsu di vario livello, stavo pensando di ideare qualcosa di diverso. Qualcosa di inusuale per i miei canoni. Magari qualche ninjutsu elementale. Magari basato sul fuuton, elemento che avevo poco allenato negli anni.
    L'unica tecnica di grande effetto che conosco appartenente al fuuton è il taglio del vento ma è quasi un taijutsu pensandoci, è qualcosa da usare in attacco ravvicinato, mi manca proprio una tecnica fuuton da media distanza..
    Già, più ci pensavo e più mi convincevo della necessità di uniformare l'enciclopedia dei miei jutsu con qualcosa che mi permettesse di sfruttare il chakra di tipo Fuuton dalla distanza. "Sarebbe utile contro il Raiton" continuavo a pensare ed effettivamente, poteva tornarmi comodo una tecnica elementale in grado di fronteggiare uno degli elementi più antipatici utilizzati dai ninja. L'unico problema era che proprio non sapevo cosa ideare. Per uno specializzato in Taijutsu poteva essere davvero faticoso scendere nelle competenze degli specializzati in ninjutsu. Se fossi stato a Kiri in quel momento avrei chiesto consiglio a qualche shinobi, magari a qualche maestro dell'accademia. Un semplice confronto per trovare qualche idea in più e invece, avevo quasi raggiunto il campo e non mi era balenata neppure una soluzione nella mente.
    Poco male, vorrà dire che inizierò con la solita serie di cento addominali e flessioni finchè non penserò a qualcosa..
    Ma quel giorno il fato mi volle fare un curioso regalo. Era già li quando arrivai. Era così assorta nei suoi di allenamenti che non fece caso a me che ero appena giunto nella radura più ampia del campo. Era una ragazza di diciannove al massimo vent'anni pensai. Aveva dei lunghi capelli rossi raccolti in una fluente coda di cavallo. I suoi lineamenti erano gentili quasi angelici. Occhi castano scuro e labbra sottili. Il tutto diviso da una spaurita nuvola di lentigini. Il suo corpo era maturo, le forme sotto i vestiti davano l'impressione di avere di fronte una donna e non una ragazzina. Una Kunoichi, lo si capiva bene osservando il suo abbigliamento. Spiccava il Gilet della foglia sopra il vestito di cuoio e la borsa dietro la schiena legata alla cintura. Anche un piccolo fodero portato appena sopra la borsa che dalle dimensioni ipotizzai doveva contenere in altre occasioni la wakizashi che invece ora teneva stretta tra le mani. La ragazza si stava allenando in un particolare jutsu: mirando ad un grosso tronco sul limitare della radura, lanciava a ripetizione delle mezzelune di chakra partendo dalla wakizashi che aveva in mano. Era un jutsu molto veloce, era molto rapida nell'esecuzione non avendo neppure bisogno di comporre i sigilli per impastare il chakra. Rimasi imbambolato per qualche minuto ad osservarla, rapito dalle sue movenze sinuose quasi fosse unna danzatrice. Ritornai in me, rischiavo di perdermi nella sua contemplazione e questo non andava bene, ero li per allenarmi. Quel campo era abbastanza grande da permettere ad entrambi di allenarsi senza problemi così dovevo solo chiedere se a lei andava bene allo stesso modo.
    Scusami..
    Non fu il modo migliore con il quale annunciarmi perchè la ragazza, in assorta e in piena concentrazione, fu colta totalmente alla sprovvista e spaventata, lanciò l'ultima sciabolata nella mia direzione. Il colpo fu veloce ma il mio istinto lo fu di più. I muscoli gonfi di chakra reagirono in una frazione di secondo e l'agilità donatami rese facile la schivata. Mi gettai con la schiena all'indietro lasciando che il jutsu passasse su di me e andasse oltre.
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    Infondendo il proprio Chakra Fuuton per tre secondi in una katana, wakizashi o qualunque altra Arma ne rispecchi le caratteristiche, si potrà sfoderare un fendente formato di quest'ultimo che andrà in direzione lineare per un massimo di sette metri con una lunghezza di quattro, per poi dissolversi. Il colpo può provocare un danno da taglio medio, se non danneggia punti vitali.
    Tale tecnica non necessita di Sigilli.
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    Kaze no Ugoki - Movimento del Vento

    Sviluppatore: Kyoshiro Tsuuya
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Le basi per creare questo Taijutsu sono nate dalla tecnica degli Specchi Diabolici tipica del Clan Yuki. Infatti lo sviluppatore ha cercato di trovare un modo per eguagliare, o quantomeno avvinarsi, alla rapidità di movimento che contraddistingue il Jutsu base della sua innata. Facendo dunque circolare in modo rapidissimo il Chakra riesce ad agevolare i propri movimenti acquisendo così una velocità di due gradi superiore. Non vi sarà alcun cambiamento estetico dando dunque l'impressione di poter aumentare la propria velocità a piacimento.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Oddio oddio scusami!
    Disse mentre rimetteva la wakizashi a posto. Era imbarazzatissima per la situazione creata e si precipitò verso di me per aiutarmi. Si chinò verso di me afferrandomi dal braccio per tirarmi su e l'angolazione mi permise una sbirciatina involontaria nella scollatura della divisa. Di scatto voltai lo sguardo da qualche altra parte sperando che non si fosse accorta del mio occhio malupino.
    Cavoli.. Credevo che questo campo non fosse utilizzato da nessuno.. dannazione.. Non volevo farti del male..
    Lo credevo anche io fino a qualche minuto fa.. Quindi era li anche lei per il mio stesso motivo: Un campo di addestramento isolato è il migliore in cui allenarsi.
    Non preoccuparti sono cose che capitano.. errore mio che ti ho preso alla sprovvista.. comunque era parecchio alto, non mi avresti preso..
    Mentii spudoratamente. Il fendente era diretto alla mia giugulare. Caso fortuito o voluto, se quel jutsu mi avesse preso, mi avrebbe fatto davvero male a giudicare dai segni lasciati sul legno del tronco.
    Non è vero, se non ti ho preso è solo per i tuoi riflessi! Sei stato bravissimo ad evitarlo! Davvero, non so come farmi perdonare..
    La ragazza aveva una bella voce e dei modi molto gentili. Quando mi chiese come farsi perdonare arrossii. Per fortuna avevo le bende che coprivano la maggior parte del volto. Mi ero risparmiato una bella figura pietosa. E' troppo piccola.. Anche se il suo corpo diceva tutt'altro. Mi schiarii la voce prima di procedere oltre.
    No.. Ma che perdonarti.. non è successo nulla.. hehehe..
    Mi sentivo tremendamente a disagio e mi stava passando la voglia di allenarmi. Sarei tornato a Konoha, a perdere tempo in qualche parco o in qualche locale ma volevo solo allontanarmi il più possibile.
    Davvero, dammi modo di farmi perdonare.. se ti va posso aiutarti negli allenamenti.. Ti va?
    Stavo per l'ennesima volta declinando l'invito della donna ma prima di pronunciarmi mi venne un idea. Forse restare non sarebbe stato così sbagliato. In fondo la ragazza mi piaceva e non stavo facendo nulla di male. Magari avrebbe potuto darmi una mano nell'idea del nuovo jutsu, darmi qualche spunto.
    Beh in effetti mi farebbe comodo un confronto.. Volevo imparare una nuova tecnica legata al fuuton da usare sulla medio lunga distanza, sai come diversivo o come controffensiva agli attacchi raiton. Il problema è che sono più bravo nel corpo a corpo e non mi viene nulla di buono.
    La ragazza fu sorpresa di sentire che volevo apprendere una nuova tecnica fuuton poiché anche lei era in grado di manipolare il chakra in quell'elemento. Si portò una mano alla bocca mentre l'altra cinta in vita manteneva il gomito della prima. Sistematicamente stringeva le labbra tra le guance stringendo con l'indice e il pollice. Stava rimuginando su qualcosa di non definito poi all'improvviso sobbalzò.
    Ci sono! Vedo che hai una spada, sei pratico con il combattimento con la spada? Insomma, la usi spesso?
    Beh, si, non mi piace vantarmi ma sono parecchio bravo con la spada. Quindi si la uso abbondantemente..
    Non capivo a cosa si stesse riferendo visto che avevo parlato di ninjutsu e non di kenjutsu ma abbozzai una risposta tenendomi per me commenti sulla particolare sciabola che portavo legata alla cintura. Spiegare che quella era un arma magica in grado di trasformarsi in una solida armatura non mi andava a genio e allora mi limitai alla parte della lama fantastica, estremamente affilata e resistente per la quale avevo sostituito la katana.
    Sei fortunato! Ti insegnerò allora questa tecnica! Shock della Spada ti va?
    Shock ché? Dissi abbastanza perplesso.
    Oh, giusto.. non la conosci hihihi.. Beh è la stessa tecnica che stava per decapitarti, quella con la quale mi stavo allenando quest'oggi. Se ti va, io te la insegno e facciamo pratica insieme. Ok?
    Dunque la tecnica che la ragazza stava utilizzando era di natura fuuton. Ci pensai un attimo. In effetti utilizzare una tecnica mediante la Primera e quindi essere già predisposto per il combattimento a corta distanza poteva essere una scelta interessante. Rapida e senza la necessità ci compiere sigilli. La cosa mi andava a genio. Avevo forse trovato la tecnica giusta.
    Da quello che ho visto sembra interessante.. spiegami un po' di più
    Sorrise con quel bel faccino per poi piroettare su se stessa e ritornare nello stesso punto in cui era prima ad allenarsi. Sguainò il wakizashi e diede sfoggiò delle sue abilità nel manovrare quell'arma.
    Beh che dire.. è quello che sembra. Un fendente di chakra fuuton che parte dall'arma e prosegue per diversi metri a tutta velocità. Se sei abbastanza abile, riesci a tagliare a metà una mela da più di cinque metri.. mhmm che altro dire.. ah si, è una tecnica classificata di livello C dall'accademia quindi un ninja.. Che grado sei?
    Scusami non mi sono presentato, mi chiamo Kyoshiro Tsuuya S.. hem, Chunnin di Konoha e tu?
    Tsuuya hai detto? Mi dispiace, non conosco il clan. Invece, posso dirti che siamo parigrado! Io sono stata promossa da poco comunque piacere mio, Isashi Gosada. Dunque, continuando il discorso, non dovresti avere molti problemi nell'apprendimento di questa tecnica. Segui i miei movimenti!
    La donna si mise in posizione puntando contro lo stesso tronco di poco prima. Allargò le gambe per abbassare il baricentro e dopo aver piegato leggermente le ginocchia, caricò il colpo sul fianco e contestualmente caricò il chakra di tipo fuuton nella lama e si tenne pronta a colpire.
    Devi muoverti proprio come se tu stessi effettuando un fendente contro un'altro ninja d'avanti a te. Caricare il ckakra e rilasciarlo nel momento opportuno Semplice no? Ecco, vedi..
    La ragazza effettuò nuovamente il jutsu mostrandomi come dovesse essere eseguita. La procedura era semplice. Impugnare la spada, caricare il chakra, effettuare il fendente e rilasciare di colpo l'energia. A parole era semplice ma non sapevo davvero cosa aspettarmi. Raggiunsi il fianco della ragazza sfoderando la primera e iniziando a fare qualche tentativo. Tanti dubbi mi frullavano in testa ma sapevo per esperienza che affrontarli tutti assieme non era il modo migliore di chiarirli. Meglio affrontarli man mano che ne avessi incontrati. La posizione mi venne naturale. Almeno quello non era un problema visti i tanti anni a ripassare le basi di kendo con Togawa. Mi veniva naturale prendere la stessa posizione per lo iai uno dei fendenti più veloci del kendo e provai un paio di volte per capire se la cosa era fattibile. Si, come distanze e raggio d'azione andava benissimo. Temetti che la primera reagisse al mio chakra nel momento in cui avessi provato a infonderlo nella lama e per qualche istante indugiai. Ero geloso per così dire di quel potere. Volevo che fosse un mio segreto. Non per altro cercavo di nascondere il suo potenziale anche negli scontri. Provai a infondere pian piano il chakra nella spada e con mia grande sorpresa scoprii che se non c'era una mia intenzione nel voler sfruttare il suo potere, la spada restava una normale arma. Caricavo il chakra cercando di far fluire in tutta la lama il chakra normale per poi modificarne la natura in fuuton. La mia poca predisposizione nei ninjutsu e nell'impastare chakra si fece sentire. Non riuscivo a dosare il chakra fuuton in modo uniforme e così era evidente la differenza della mia lama rispetto a quella della ragazza. Il Fuuton avvolgeva la wakizashi come una carezza, con tocco gentile come un'alone etereo quasi indistinguibile. Invece quello sulla primera era prorompente come un fuoco che divampava e lasciava alternando buchi in cui il chakra mancava e poi riappariva. In quello stato diventava pericoloso anche per me tenere al fianco un'arma così. Provai comunque alche se sapevo che non sarebbe andato a buon fine. Agitai la lama d'avanti a me in un fendente molto veloce e come risultato ebbi una coriandolata di chakra fuuton dietro la scia della lama. Isashi scoppiò a ridere trovando la mia esibizione divertente. Non che non lo fosse. Le lingue di chakra fuuton che cadevano al suolo sembravano tanto ciuffi di ragnatela che attendevano di esaurire la loro esistenza. Dopotutto era il primo tentativo.
    Concentrati, il chakra deve essere più compatto e omogeneo altrimenti succede questo.
    Non che non lo avevo capito, il chakra non andava soltanto infuso nell'arma ma gli si dava anche una forma precisa. Non dovevo lasciare che danzasse come una tempesta sulla superficie metallica. Sgomberai la mente e mi concentrai nuovamente sull'esecuzione del jutsu. Respiri lenti e misurati. Incameravo l'aria pulita per rilassare muscoli e cervello poi ripresi posizione e caricai con il chakra. Il chakra questa volta fluiva più velocemente si addensava compatto in tutta la lunghezza dell'arma e cercavo allo stesso tempo di mantenere le frequenze basse affinché non si venisse a ricreare la stessa situazione di prima. Questa volta la patina di chakra era sì più uniforme ma meno fluida quasi statica. Lanciai il fendente ma fu strano l'esito. Del tutto opposto al primo, il chakra rimase fermo sulla lama troppo pastoso per muoversi di un solo millimetro. Altro tentativo fallito miseramente. Se non altro, avevo individuato i due estremi, il troppo e troppo poco per cui la tecnica non poteva andare a buon fine. Un passo in avanti se cosi si poteva intendere. La ragazza continuava a ridere osservando il mio precario operato sulle punte dei piedi. Ti stai divertendo eh?
    Naaah.. trovo solo buffo vederti affrontare gli stessi problemi che ho affrontato io quando ho appreso la tecnica. E' normale che i primi tentativi non siano efficaci. Per il momento devi solo riprovarci
    Aveva ragione. Soltanto che non mi piacevano i fallimenti soprattutto quando li commettevo d'avanti ad un altra persona. Sorrisi e ritornai al jutsu. Dovevo capire come andasse infuso il chakra nella lama. Uno stato troppo agitato avrebbe comportato uno strato fragile, difficile da mantenere unito nel veloce e rapido colpo di fendente come una nuvola ma al tempo stesso, se troppo denso, sarebbe stato troppo pastoso e non si sarebbe staccato dalla lama come il miele su di un cucchiaio. Non doveva essere difficile, bastava trovare una via di mezzo ed il gioco era fatto. Dovevo concentrarmi al fine di percepire al meglio il chakra impastato dato che era quasi trasparente e quindi era parecchio difficile indovinare il giusto equilibrio mediante la vista. Prima di prendere posizione quindi mi focalizzai sull'immissione. Come nel caso precedente, impastai il chakra fuuton addensandolo con cura senza tralasciare nessun punto ma diversamente, lasciai che vorticasse liberamente in lungo e in largo senza fermarsi. Lo potevo sentire, muoversi come l'acqua in una tinozza. Ogni movimento dell'arma, lasciava che il chakra modificasse il suo movimento fluttuante sulla lama. Piegai le ginocchia, caricai il fendente e provai per la terza volta. Ci riuscii beh, quasi o non completamente. Il chakra aveva abbandonato la lama al culmine del fendente ma non assomigliava minimamente al fendente usato dalla ragazza e non aveva la forma di una mezzaluna ma piuttosto di un salsicciotto oblungo che fluttuava mestamente.
    Ma... non capisco.. il tuo era veloce, il mio fa ridere..
    Semplicemente il mio fende l'aria, è tagliente. Il tuo no.
    Aveva senso. In effetti Una lama non è uniforme, il metallo si assottiglia sempre di più man mano che ci si avvicina al filo e invece io avevo impastato ugualmente il chakra dal dorso al tagliente venendo meno all'efficacia di una spada. In effetti ciò che mi apprestavo a fare con il chakra fuuton, era ricreare una perfetta lama di chakra usando come stampo quella dell'arma. Di conseguenza pensai che più lo strato sarebbe stato sottile, più fedelmente sarebbe stata ricreato il fendente. Ogni volta mi avvicinavo di più a quello che Isashi mi aveva mostrato. Nel corso dei tentativi avevo intuito varie cose che avevano portato alla conseguente modifica di alcune procedure nella composizione del jutsu. Non mi persi d'animo, riprovai. Non una, non due ma decine di volte. E ad ogni tentativo cercavo di migliorare qualcosa. Una delle migliorie fu la forma data al chakra che divenne sempre più simile alla lama senza espandersi eccessivamente. Il risultato fu che il jutsu ebbe una forma meno deformata nel lancio anche se le imperfezioni erano evidenti. Poi pensai di modificare il modo in cui il chakra fluttuava sul metallo. Avevo ridimensionato il movimento del composto di chakra portandolo da orizzontale, cioè dalla punta all'elsa, a verticale ciò dal dorso al filo facendo bene attenzione che il fuuton convergesse proprio in quest'ultimo. L'aerodinamica del fluido ebbe notevoli migliorie proprio perché, come diceva Isashi, ora era di gran lunga più tagliente rispetto a prima e percorreva una lunghezza tale da raggiungere il tronco dell'albero d'avanti a me che usavo come bersaglio. L'esecuzione del jutsu era migliorata notevolmente ed ora il fendente poteva essere definito tale. Certo, era da migliorare, non proseguiva per più di quattro metri ma per lo meno non era il lancio della salsiccia come poco prima. I fendenti che arrivavano al bersaglio non causavano tagli ma più ammaccature come se si prendesse a mazzate il tronco. Il taglio era appena visibile. In queste condizioni non sarebbe stata più di tanto pericolosa. Sarebbe stato meglio chiedere alla konohiana che si stava allenando di fianco a me.
    In questo momento riesco a fare tutto ciò che è necessario ma il fendente continua a non essere particolarmente tagliente.. oltretutto spesso si deforma durante la corsa.. non capisco credevo di aver raggiunto un buon livello
    Isashi rimise al suo posto il suo wakizashi e si avvicinò a me pronta a spiegarmi cosa ancora non andava bene. mi chiede di mostrargli l'arma ponendola d'avanti a lei.
    Vedi, la lama è piuttosto lunga, poco più corta di una katana, raggiunge ottanta centimetri ma è decisamente più larga. Se il chakra non lascia tutto nello stesso momento l'arma, avrai un disturbo aerodinamico. Se una porzione rimane indietro, il flusso di chakra che lo precede tenderà a modificare la traiettoria. E' lo stesso principio degli aquiloni di carta, se un bordo non è ben definito, la sua stabilità viene compromessa.
    Allenarsi con un altra persona era tutt'altra cosa. Soprattutto perché la ragazza era prima di tutto abbastanza ferrata su quel jutsu, secondo brava nello spiegare i vari errori. Nonostante però avessi compreso ciò che non andava, dovetti rimuginare parecchio per capire cosa doveva essere modificato. Prove su prove, passò un oretta abbondante prima che capissi che con il chakra fuuton non avevo lo stesso controllo del chakra puro quindi come fare? La risposta fu semplice! Mi bastò ricreare una specie di patina, strato di chakra puro gestito mediante il controllo del chakra, lo stesso con cui scalavo i muri o camminavo sull'acqua per creare uno strato cuscinetto da rilasciare al momento opportuno. Avuta l'idea ci provai subito. Caricai la spada del chakra normale e poi con lo strato fuuton. L'alone era quasi impercettibile, ricordava molto il ferro rovente immerso nell'olio per la tempra. Si notava solo una patina perlacea serpeggiare via dal filo della lama. Mi misi in posizione e puntai l'albero. Mi diedi qualche istante per prendere la mira. non volevo fare l'errore di mancare il bersaglio ora che ero vicino alla conclusione. Trattenni il respiro e lanciai il fendente. Nel momento di maggiore apertura, rilasciai lo strato inferiore e sorprendentemente la cosa funzionò. La mezzaluna partì rapida dalla mano percorrendo più di cinque metri fino a raggiungere il tronco. L'impatto fu decisamente più forte e diede molti più frutti rispetto ai precedenti.
    Decisamente meglio! come ti spiegavo, non avendo la tua stessa abilità nel controllo del chakra ho dovuto escogitare qualcosa di leggermente diverso ma comunque altrettanto efficace non trovi?
    Come avrebbe detto il mio sensei, poco ortodosso ma efficace. Il jutsu è quasi perfetto soltanto che osservando il jutsu mi è sembrato quasi che il jutsu fosse ancora troppo lento.. proviamo assieme mettiti di fianco a me e lanciamo un fendente.
    Annuii alla mia sensei temporanea. Mi posizionai di fianco a lei e ci sincronizzammo al fine di lanciare assieme il jutsu: La ragazza fu notevolmente più veloce di me e il taglio sul bersaglio fu molto più incisivo.
    E' come se il mio venisse smorzato in qualcosa.. ma non capisco cosa..
    Dovetti riprovare e riprovare per varie volte senza che riuscissi a capire il motivo. Verso mezzogiorno Isashi mi disse che si stava trattenendo per me, perché in realtà sarebbe tornata a casa per ora di pranzo. Ci fermammo a fare una piccola pausa. Nulla di che, Prendemmo posto all'ombra di una grossa quercia dalla chioma ampia e fitta. La leggera brezza estiva era piacevole. Divisi il pranzo con la ragazza che da prima fece un po' la riservata ma poi accettò. Erano dei favolosi onigiri di carne di manzo e funghi, specialità dell'entroterra Konohiano acquistate la stessa mattina da un chiosco. Avevo provato anche quelli di pesce gatto, uno dei pochi pesci freschi che arrivavano a konoha visto che di fiume ma per un kiriano, il pesce deve essere di mare altrimenti non conta.
    Allora, Tsuuya.. Non ti ho mai visto al villaggio, anche se sono chunnin da poco, mi è capitato spesso di fare qualche missione con altri chuunin da genin.
    Beh, in effetti.. Non sono originario di Konoha, vengo da un altro paese vicino. Per la guerra mi è stato chiesto di unirmi all'esercito imperiale.
    Sei per caso originario del paese dell'erba?
    Una domanda a bruciapelo. Indugiai qualche secondo. Il mio primo istinto fu quello di dire si, ma non mi andava di mentire spudoratamente alla ragazza così decisi di raccontargli che fino a qualche mese prima ero un muukenin. Semplicemente gli raccontai la verità. Le spiegai che ero stato un ninja di Kiri e che per una cavolata ero fuggito dal villaggio per poi reintegrarmi a Konoha non appena ne ebbi occasione. Le mostrai il sigillo dell'Imperatore ma non sembrò riconoscerlo. Come Yukimura quindi, non era a conoscenza degli esperimenti condotti sui ninja dal suo villaggio. Lei fu sorpresa del fatto che non fossi di Konoha ma non si sbalordì del fatto che ero un ex ricercato. Disse che se i capi erano d'accordo, lo era anche lei. Mi guardava con gli occhi con cui si osserva un animale esotico. Mi chiese di Kiri e in cosa fosse diversa la vita da ninja. Tutto e nulla le avrei risposto. La vita del ninja era uguale a quella a Konoha ma allo stesso tempo, alcune procedure e modus operandi erano davvero discordanti l'uno dall'altro. Raccontai dei miei primi anni da ninja nella Nebbia e mi sentii sollevato nel parlare con una persona che non mi giudicava. Parlammo un po' ma il tempo scorreva così riprendemmo ad allenarci.
    Ripresi da dove avevo lasciato e provai e riprovai così tante volte che il tronco bersaglio ne uscì parecchio male. A causa dei vari tagli, c'era una pesante depressione che prendeva tutta la larghezza del tronco. Fu quando mi fermai per riprendere fiato che pensai al fatto che avvolgendo tutta la lama con il chakra, la parte che rimaneva sul dorso faceva attrito nel momento del lancio. Una stupidaggine. Mi picchiai sulla fronte con il palmo della mano e sorrisi per non averci pensato prima. Il chakra andava convogliato solo sui due lati dell’arma lasciando che si andassero ad unire davanti il tagliente. Felice di aver risolto l’arcano, riprovai la tecnica evitando ora di impastare il chakra sul dorso della Primera. Piede destro in avanti, portato all'esterno di dieci gradi e ginocchia piegata in direzione del piede. Quello sinistro invece rimaneva dietro a mordere la terra battuta per avere lo slancio necessario. Busto leggermente piegato in avanti per abbassare il baricentro ed evitare perdite di equilibrio con il colpo. Mano sinistra alla cintura, punto guida da cui sarebbe partito il fondente e mano destra salda sull'impugnatura. Né troppo su, né troppo giù in modo da avere un bilanciamento perfetto. Carichi il chakra come avevo inteso e presi la mira.
    Shinkūken - Shock della Spada
    Shink16B0ken-ShockdellaSpada_zps7bdf80ff
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Infondendo il proprio Chakra fuuton per tre secondi in una katana, wakizashi o qualunque altra Arma ne rispecchi le caratteristiche, si potrà sfoderare un fendente formato di quest'ultimo che andrà in direzione lineare per un massimo di sette metri con una lunghezza di quattro, per poi dissolversi. Il colpo può provocare un danno da taglio medio, se non danneggia punti vitali.
    Tale tecnica non necessita di Sigilli.
    Consumo: 4

    Uno schiocco di frusta e l’alone etereo viaggiò a tutta velocità contro il povero tronco. L’impatto fu decisamente meglio rispetto a quello di prima e il rumore sembrava un ascia enorme che si conficcava in un tronco secco e anche il taglio fu così profondo che probabilmente l'albero si sarebbe spezzato al primo temporale.
    Ci sei riuscito! Ora non ti resta che dedicarti, come faccio io, a rendere il jutsu quanto più grande e tagliente possibile. Però devo dirti che ci vorrà parecchio allenamento per raggiungere ottimi risultati.
    Aumentare la potenza dei jutsu, era la mia specialità. Non sarebbe stato difficile pensai. In effetti la mezzaluna lanciata poco prima era lunga un metro a stento invece quella di Isashi raggiungeva quasi due metri partendo da una lama che era più corta della mia. Pensai subito ai ricami fatti con la carta che quando chiusi sono piccoli ma che se tirati, si allargano a dismisura mostrando l'intricato motivo a ragnatela. Mi bastava creare con il controllo del chakra una struttura simile. L'unico modo per vedere se avevo colto era provare. Al primo tentativo la modifica non fu evidente. Avevo a malapena provato il trucchetto ma subito dopo, riprovai creando catene più lunghe e pressando meglio il chakra. Ci volle molta concentrazione fin troppa per usare la tecnica in combattimento ma sapevo che sarebbe stata solo questione di tempo poi. Lanciai una seconda falciata fuuton che questa volta raggiunse due metri e mezzo di ampiezza.
    Shinkūken - Shock della Spada
    =Shink16B0ken-ShockdellaSpada_zps7bdf80ff]https://i1128.photobucket.com/albums/m500/MrUchiha92/Tecniche/Livello%20C/Shink16B0ken-ShockdellaSpada_zps7bdf80ff.jpg[/IMG]
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Infondendo il proprio Chakra Fuuton per tre secondi in una katana, wakizashi o qualunque altra Arma ne rispecchi le caratteristiche, si potrà sfoderare un fendente formato di quest'ultimo che andrà in direzione lineare per un massimo di sette metri con una lunghezza di quattro, per poi dissolversi. Il colpo può provocare un danno da taglio medio, se non danneggia punti vitali.
    Tale tecnica non necessita di Sigilli.
    Consumo: 4

    Un risultato sorprendente che sbalordì la ragazza che da sensei si trasformò in allieva chiedendo ora come avessi fatto a ottenere il suo stesso risultato in così poco tempo. Le spiegai come ci fossi riuscito è sebbene lei fosse più portata di me nelle arti magiche. La mia esperienza faceva si che fossi poi abile in questo tipo di cose. Con un po' di pratica, riuscii a raggiungere un buon risultato. Il fendente ora raggiungeva una dimensione di circa tre metri e mezzo. Un risultato sorprendente se contato che solo un ora prima, la mia esecuzione migliore era più simile ad un salame che ad una lama. Raggiunto quest'obbiettivo finalmente, mi potetti dedicare ad affilare la lama. Già come capacità avevo raggiunto Isashi ma non mi bastava. Presi spunto dal taglio del vento. Una tecnica di gran lunga superiore per la quale avevo già studiato il modo di manipolare il fuuton al fine di renderlo estremamente tagliente. Sull'estremità mi bastava far ruotare nei due sensi opposti i due strati nel punto in cui univano per rendere la punta estremamente efficace. Così tanto tagliente da raggiungere la capacità di tagliare le cellule. Questo non sarebbe stato possibile con quel jutsu data l'impressionante differenza di chakra usata tra i due jutsu ma con qualche piccolo accorgimento e altre prove, ero sicuro avrei raggiunto notevoli miglioramenti. Lancio dopo lancio, il chakra affondava sempre di più nel legno dei tronchi. Continuai finché non raggiunsi un livello che mi soddisfacesse. Non ero il tipo che anelava morbosamente alla perfezione ma le cose mi piaceva farle per bene. Come ultima prova, presi di mira tre alberi a circa cinque metri davanti a me, in una finestra di quattro metri ampia. Il test che mi ero prefissato richiedeva il colpire tutti e tre gli alberi con lo stesso fendente e valutare che la profondità del taglio fosse uguale in entrambi i punti colpiti. Posizione per lo iai, chakra infuso e impastato a dovere sulla lama e via.
    Shinkūken - Shock della Spada
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    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Infondendo il proprio Chakra Fuuton per tre secondi in una katana, wakizashi o qualunque altra Arma ne rispecchi le caratteristiche, si potrà sfoderare un fendente formato di quest'ultimo che andrà in direzione lineare per un massimo di sette metri con una lunghezza di quattro, per poi dissolversi. Il colpo può provocare un danno da taglio medio, se non danneggia punti vitali.
    Tale tecnica non necessita di Sigilli.
    Consumo: 4

    Una delle migliori esibizioni mai eseguite quella mattina. Il jutsu raggiunse i quatto metri di ampiezza impattando all'unisono i tre alberi. Presi un kunai dalla borsa e lo usai per verificare quanto in profondità era andato il taglio. Qualche misurazione veloce e fui felice di constatare che per ben otto centimetri il fendente aveva lacerato il duro legno delle piante.
    Si può dire che questa giornata sia stata parecchio fruttuosa Isashi, Non solo ho appreso un jutsu molto versatile e ho anche fatto la conoscenza di una ragazza simpatica come te
    La ragazza aveva messo il broncio vendendo un ragazzo appena conosciuto apprende una nuova tecnica e superarla nel giro di una sola giornata.
    Le belle parole ti serviranno a poco.. Antipatico.
    Eddai, non te la prendere.. Come ti ho detto, Sono Chunnin da parecchio tempo.. Ho una grossa esperienza con questi jutsu di basso livello. Poi se vuoi possiamo vederci domani per continuare gli allenamenti, che ne dici?
    Non parlava continuava a tenere il muso. Stava reagendo peggio che nello scoprire che ero un ex muukenin.
    Magari potrei insegnarti io qualche tecnica di livello B.. Magari di Kiri.. allora? La giovane donna mi fulminò con lo sguardo.
    Sai che sarebbe illegale! Avremmo gli ANBU addosso prima di iniziare.
    Isashi aveva ragione. Soprattutto a causa dei miei precedenti, dovevo avere non uno ma anche un paio di ANBU a stretto contatto. Avevo provato più volte a individuarli grazie alla muon ma loro dovevano essere davvero in gamba a celare la loro presenza.
    Ma dai, ti pare? Stavo scherzando e se invece ti invitassi a pranzo? magari a base di onigiri al manzo? Finalmente sorrise.
    Ok ma onigiri di salmone e sushi.. Dovremmo andare a New Port, Li si che si mangia buon pesce, come piace a voi kiriani. Annuii. La cosa piaceva anche me. Avrei dovuto solo chiedere qualche giorno di permesso per raggiungere la località indicata.
    Se ai tuoi va bene... Vivo da sola da cinque anni ormai. A vent'anni non chiedo il permesso ai miei.
    Alzai le mani al cielo. Sia fatta la sua volontà pensai. In una sola giornata, la vita a Konoha era diventata decisamente più sopportabile.

    Kyoshiro Tsuuya
    Stato Fisico: Ottimale
    Stato Pico: Ottimale
    Chakra: 180-8-(Numerosi tentativi per la tecnica Shock)-4= 72 pt

    Equip
    - Primera
     
    .
28 replies since 12/6/2015, 09:33   1130 views
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